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COLDIPASTINE
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Cenni di Storia
Coldipastine, un nome che nel corso dei tempi si è andato modificando. Nasce come “Pastena” poi si completa con “Colle di Pastena” e successivamente, per fusione si è arrivati al nome attuale “Coldipastine” Le due parti principali “Colle” e “Pastena” si possono spiegare nel seguente modo:
• “Colle” deriva dalla posizione del luogo, situato su una collina       ad una altitudine di circa 700 m. s.l.m.;
• “Pastena” deriva dal latino “pastinum” che significa rivoltare la terra, coltivare orti, con zappe, vanghe o bidente.
Probabilmente per l'applicazione del nome avrà contribuito anche la condizione dei terreni, forse abbandonati, da troppo tempo. Questo nome tra l'atro, risulta molto diffuso nelle zone dell'Appennino marchigiano.  L'origine di questo luogo proviene da molto lontano nel tempo e pertanto, la storia, non è semplice da ricostruire se non con piccole notizie raccolte in svariati modi.
  
    
Cercando nell'archivio di Sarnano,dopo numerosi tentativi, finalmente un piccolo documento al numero 81 dell'archivio, alla voce "chiese scomparse", risulta che nell'anno 1562,  a "Pastine" è stato trovato il Santo Eusebio "Santo Sedio" come scritto sulla copia del documento riportato a destra. Negli archivi della Chiesa della Madonna Immacolata di Piobbico sono conservati i documenti relativi ai battesimi celebrati già dall'anno 600, si presume pertanto che questo sia l'anno di inizio delle prime forme di vita in questi luoghi. Le  mura possenti di alcune strutture,  utilizzate come capanne, stalle o magazzini, dalle ultime famiglie  vissute a Coldipastine, tra il 1850 e il 1950, fanno risalire la loro edificazione a qualche centinaia di anni prima.
    

Di alcune modifiche o di nuove edificazioni avvenute nei primi anni del 1900, ne abbiamo ascoltato il racconto da parte dei più anziani.
Tanti sono i nomi di persone che abitavano a Coldipastine e che sono andati in America. Queste persone, in modo particolare, dopo il loro ritorno in patria e quindi nel luogo di residenza, hanno utilizzato parte dei soldi risparmiati  per edificare,migliorare ed ampliare la propria abitazione, in funzione anche delle nuove esigenze familiari. Dopo la seconda guerra mondiale, verso la fine degli anni cinquanta, ha inizio un nuovo processo di emigrazione che interessò naturalmente, non solo questa piccola realtà ma tutta l'Italia. Iniziava la radicale trasformazione della società italiana da marcatamente contadina a entusiasticamente industriale.
Con un processo lento ma continuo, gli abitanti di Coldipastine lasciarono il loro paese per trasferirsi altrove, senza particolari caratteristiche di professionalità ma con immenso coraggio.
Alcuni attraversarono l'oceano per recarsi in Argentina, altri in Canada ma la maggioranza in varie località del Lazio con prevalenza nelle vicinanze di Roma. Partivano dopo la semina, nel mese di Novembre, rientravano per il raccolto, per la falciatura del fieno, la mietitura del grano, del granturco e tutto ciò che erano i lavori delle loro coltivazioni. Nei primi anni del 1900 andavano  a piedi a Roma, impiegavano una settimana per completare l'intero percorso. Nei mesi, lontano dalla famiglia, conducevano una vita piena di sacrifici vivendo in cascinali o in fredde capanne di legno. Il taglio dei boschi era, e lo è anche oggi, un lavoro massacrante, in modo particolare per i più giovani un tempo impiegati principalmente per svolgere il lavoro di garzoni.
Il legame affettivo per questo luogo ancora oggi è vivo anche tra i più giovani.
Gli eventi storici più significativi per i quali  è stato possibile ricostruirne le date sono:
 •  Anno di costruzione dell'acquedotto da sotto la croce fino al colle 1900;   
  • La luce nelle case effettuata dalla società Morosi tra il 1925-1930 al costo di cento lire a famiglia, secondo il ricordo di alcuni abitanti giovani in quegli anni; Evento riportato anche sul giornale locale il Picacchione del 1926;
 •  Anno di costruzione dell'acquedotto dalla costa al colle 1950-1952;
  • Spostamento della fontana pubblica attualmente posizionata lungo la strada che porta a Sarnano. (originariamente era posizionata davanti al numero civico 476);
•  Don Ivo diventa prete e dice la prima messa 1952-1953
•  Anno di allaccio dell'acqua nelle case 1956-1958;
•  Anno di modifica dell'impianto di fornitura energia elettrica, (pali  e cavo nuovi)  dalla cabina in Contrada Brilli al Colle  1980-1982 ;
•  Anno di costruzione della Chiesa 1983-1984;
•  Impianto gasdotto per alimentare ogni abitazione di Gas GPL per uso domestico e per riscaldamento;
  (I lavori  hanno avuto inizio a gennaio del 2005 e sono terminati ad aprile dello stesso anno).
  (La imponente nevicata ha bloccato i lavori proprio dall'inizio e per più di un mese). Per maggiori dettagli e per le foto cliccare qui
•  Costruzione di un nuovo serbatoio per la fornitura dell'acqua;
   (Iniziato ad Aprile del 2009 e terminato a Giugno dello stesso anno).Per maggiori dettagli e per le foto cliccate qui .
Conclusione:
La generosità dell'essere umano, la capacità di riflessione, la sensibilità, la passione e la volontà, genera spesso eventi che lasciano il segno nella storia. La speranza, nel chiudere questo argomento, è di vedere nel tempo un germogliare di eventi che possano arricchire  la storia  di questo luogo, e con essa una nuova, originale, piena e meritata, valutazione.  
tel:
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Alberto Tardella
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